domenica 22 marzo 2015

MR KILLA PER LA RIVISTA LAMPOON: COSI' COME NON L'AVETE MAI VISTO


EMIS KILLA.Il suo è un viaggio di sola andata. La sua storia sembrava già scritta nel quartiere popolare dove è nato, a far poco e niente, in attesa di un qualcosa che senza la sua determinazione non sarebbe arrivata. Emiliano Giambelli, in arte Emis Killa. Oggi eccolo superbo ma con i piedi per terra, inquieto, sfacciato e a tratti irritato, ma con quell'accenno di dolcezza che ogni tanto traspare da un sorriso. Possiede quella strafottenza che a volte si palesa e che potrebbe urtare, ma che può permettersi di mostrare.La vita dà e toglie. Suo padre è venuto a mancare proprio nel momento in cui avrebbe voluto e potuto dimostrargli le sue vittorie. «È scomparso un po di anni fa, non ha potuto vedere quello che alla fine sono riuscito a combinare. Quando ho cominciato la mia carriera mio padre era lì a incoraggiarmi, ci credeva.  Mia madre un po’ meno, tra i due era la più realista. Aveva paura di perdermi o che mi sarebbe successo qualcosa . Mio padre mi ha lasciato più esperienze che consigli». Emis ricorda suo padre nel brano The King, perché era suo padre l’unico re, colui che gli ha tramandato la saggezza con la pratica e non con le parole. "Adesso con mia madre ho un altro tipo di rapporto,non riesco a non sentirla e a non vederla almeno due volte a settimana. Quando la vedo siamo appiccicati, son sempre stato un mammone di prima categoria ed adesso che mi è lontana ancora di più, infatti quando sto con lei torno bambino! Mi ha insegnato che  nella vita bisogna prendere ogni cosa nel migliore dei modi e trarne fuori il lato positivo perchè anche la cosa più brutta può diventare una lezione di vita. Mia madre la ammiro, la stimo da morire e a tratti mi sarebbe piaciuto essere come lei. Il 10 marzo ha festeggiato il compleanno ed è andata  lo stesso a lavorare tutto il giorno. "Sembra arrogante a prima vista eppure è umile, sensibile e totalmente emotivo. Ad ostentare tutto ciò trasparono i suoi tatuaggi, una miriade si segni permanenti di cui lui ne va fiero "I miei tatuaggi sono i segni della mia vita, molti mi danno dell'egocentrico ma li ho perchè per me stanno a significare il mio passato, le mie paure e le mie incertezze. Sono una sorta di ancora a cui mi sono aggrappato per sentirmi più sicuro; non mi sentirei io senza". 

VENTICINQUE ANNI. Dischi di platino, record di vendite, centinaia di migliaia di fans. Conduzioni di programmi televisivi e radiofonici. Un libro,Bus 323 (Rizzoli) e una collaborazione con Diadora per cui ha disegnato un paio di sneakers. «Il mio entourage Blocco Recordz, la mia casa discografica Carosello Records hanno creduto in me. Prima di firmare il contratto ho specificato che non sarei mai sceso a compromessi legati al business, se questi si fossero scontrati con le mie idee artistiche. Io so cosa voglio e oggi sono il risultato di tutte le decisioni giuste o sbagliate che ho preso.». Chi è davvero Emiliano Giambelli: «Un musicista autodidatta, un rapper che a quattordici anni ascoltava la radio e poi si ritrovava in piazza a fare battaglie di freestyle. Uno che in passato ha fatto una marea di cazzate e che poi ha deciso di fare le cose sul serio. Se la mia infanzia fosse stata diversa non avrei avuto la spinta necessaria». Molte le collaborazioni – da Jake La Furia a Gue Pequeno, da Marracash a Don Joe, da Fabri Fibra a Tormento. Ancora, Skin degli Skunk Anansie e Patty Pravo per la quale ha scritto un brano che uscirà nei prossimi mesi. E ancora Gianluca Grignani, Emma Marrone e potremmo farne un libro intero. Ha vinto il Best Italian Act agli MTV Europe Music Awards ed è stato il primo italiano a essere invitato ai BET Hip Hop Awards negli Stati Uniti e anche qui ci sarebbe da scrivere un libro per la miriade di premi vinti da questo giovane. Il suo ultimo successo: Mercurio.«Questa vita promette, ma non garantisce. Non è mai troppo tardi per finire male, ho molti conflitti irrisolti. Sono ipocondriaco e ho sempre una maledetta paura di fallire, di non fare mai abbastanza. Non abbasso mai la guardia perché proprio in quel momento arriverebbe la mia sconfitta, nel momento in cui mi abbasso a qualsiasi persona non sono più io. Crescendo mi è diminuita l'ansia che avevo prima di fare ogni cosa. È un lungo viaggio e voglio che duri fino a che ho qualcosa da raccontare e che sia io a decidere quando smettere Avrò sempre qualcosa da raccontare ma vivo sempre con i piedi per terra» racconta e continua ancora aggiungendo un altro aspetto importante "In questa scena sono amico di tutti per questo molti si meravigliano del fatto che io non litighi mai con nessuno e tutti mi vogliono bene. Diciamo che mi sono fatto volere bene, io non ero cosi'; da ragazzo ero abbastanza insopportabile, crescendo ho tirato fuori il carisma e la simpatia che avevo nascosta. Adesso tutti mi cercano e amano il fatto che sono un ragazzo sorridente.La vita devi prenderla cosi', giuro che amo le persone allegre, mi affascinano."
PARLA DI MODA E DEL N1«Quando capita mi vesto anche un po’ più pettinato. Rimango un tamarro milanese ma riesco a sentirmi a mio agio anche con una camicia di Ferragamo e con una giacca di Armani. A dirla tutta mi piace anche vestirmi in una certa maniera, alcune volte ma non giro mai trasandato». Sei il miglior rapper italiano? «No, ma sono tra i migliori». Perdonami Emiliano, non ti credo. Riproviamo. Sei il miglior rapper italiano? Ride: «Mettiamola così. Sono migliore di alcuni, ma quelli più bravi di me non hanno pezzi forti come i miei. Quelli che hanno pezzi più forti dei miei sono meno bravi di me. Diciamo che io ho talento e ho pezzi forti». Quindi sei il numero uno? «In classifica mi è capitato spesso». Tra le righe il suo pensiero è chiaro. È arrivato sul set fotografico e sembrava ci stesse facendo un favore. No, questo non lo faccio, il glitter non mi piace, sono un rapper non un modello– diceva frasi di questo tipo. Lo guardavo basita, perché Lampoon è una rivista di moda e gli era stato sufficientemente spiegato. Quando gli è stata messa una corona d’oro in testa la musica è cambiata – anche il glitter non era più un problema. «All'inizio sono un po’ scontroso, ma se mi trovo bene con le persone che ho davanti, mi rilasso». In poche parole, fatelo sentire a suo agio. " Se volete andare d'accordo con me dovete essere diretti, odio le mezze misure. Mi addolcisco solo in amore ma se amo davvero".
Il rapper dagli occhi grandi e dolci e dallo sguardo da bad boy dove si legge la sua storia, Emis Killa a 25 anni e uno dei modelli a cui tanti giovani aspirano a diventare.

KILLA IN AMICIZIA E IN AMORE "In amicizia sono un fedele, ho amici da dieci anni a cui voglio bene davvero come fratelli. Sono un sincero, uno di quelli che se lo chiami alle 3 di notte viene senza problemi. Adoro i miei amici e sono un pilastro importantissimo nella mia vita. Con il tempo ho imparato anche a distinguere quelli veri e quelli invece che sono amici solo di Emis Killa e non di Emiliano. " ed ecco che quello sguardo duro si trasforma in dolcezza quando parla dell'amore: "In amore sono un romantico, se amo davvero tocco il cielo con un dito. Mi piace divertirmi e l'ho fatto ma senza mai illudere le ragazze, se non mi piacevano le dicevo "Scusami ma non provo niente". Se provo qualcosa una ragazza deve trasmettermi sensualità e deve essere donna, mi piacciono le maliziose che mi provocano e sono sfuggenti allo stesso tempo, mi fanno proprio perdere la testa. Amo anche le donne che hanno cultura, quelle che quando parlano mi incantano. Non sono un fissato del fisico come tanti miei coetanei, preferisco le donne con qualche chilo in più a quelle troppo magre. Sinceramente  il fisico è l'ultima cosa che guardo di una ragazza, deve prima farmi innamorare la faccia, lo sguardo e il sorriso, quando mi guarda dritto negli occhi deve trasmettermi qualcosa e lanciarmi una sorta di sfida. Se mando avanti una relazione è perchè mi piace o almeno mi ha colpito a tal punto che voglio conoscerla meglio. Non son venuto a parlarti delle mie storie d'amore ma ho sofferto una miriade di volte ed ho imparato ad essere più diffidente almeno all'inizio. Adesso sto vivendo un periodo d'amore, quello vero,e non voglio lasciarmelo scappare ma farlo durare finchè il mio cuore continua a battere per lei. Adoro trattare  le ragazze da regine perchè reputo le donne il centro del mondo, le creature più belle che possano esistere."

Emiliano Giambelli, in arte Emis Killa, nato il 14/11/89 alle 2 di notte a Vimercate (MI).

From “The Fashionable Lampoon” - issue one:
Photographer Anoush Abrar
Starring Emis Killa, in Giorgio Armani and Salvatore Ferragamo
Interview Roberta Ruiu
Make-up: Roberto Mambretti
Hair: Astor Hoxha @Close Up